Ti trovi nella sezione

INERTIZZAZIONE AMIANTO

Cosa si ottiene dall'Inertizzazione

Forsterite

Già conosciuto come base per ceramici compositi, la Forsterite è selezionata per le proprietà particolari che possono rivestire un ruolo importante in applicazioni avanzate nel settore biomedicale, tra i materiali dielettrici, leghe e per la produzione di materiali innovativi.

La Forsterite è un minerale appartenente alla classe delle Olivine, in particolare ne è il membro con il più elevato contenuto in Magnesio, condividendo l’appartenenza a questo gruppo con la Fayalite (Fe2SiO4) e la Theoprite (Mn2SiO4); la sua formula chimica è Mg2SiO4 e la si può quindi definire come un Silicato di Magnesio che cristallizza nel sistema ortorombico. In natura la si ritrova associata ad altri minerali in rocce ignee e metamorfiche. E’ stata registrata anche come presente in frammenti meteorici e inoltre è stata annotata come composto presente nella polvere della coda di comete dalla sonda Stardust. Va aggiunto che si può rinvenire Forsterite anche in marmi dolomitici risultanti dal metamorfismo di calcari e dolomie ricche in magnesio e in forma quasi totalmente pura. La prima certificazione della sua esistenza è datata 1824, quando è stata rinvenuta presso il monte Somma, nella zona del Vesuvio da un geologo francese che ne ha coniato il nome in onore del naturalista inglese Jacob Forster. La biocompatibilità con i bioceramici li rende il gruppo di maggiore rilevanza nell’insieme dei biomateriali. Sin dal 1951, per le Sue ottime qualità, viene prodotta artificialmente dalla reazione tra polveri di Solfato Idrato di Ammonio e Magnesio e di Silice Pirogenica poste ad una temperatura di 1400 °C per una decina di ore.
Dopo il significativo successo dell’Idrossiapatite nel ramo delle riparazioni del tessuto osseo, la Forsterite viene attualmente indagata in quanto assai promettente sotto i medesimi punti di vista. Ricerche passate, infatti, suggeriscono come il Magnesio sia uno dei più importanti elementi nel corpo umano, influenzando indirettamente il metabolismo minerale dell’organismo ed essendo strettamente connesso alla mineralizzazione dei tessuti calcinati. In più, il silicio è un elemento essenziale per lo sviluppo scheletrico ed è localizzato solamente nelle aree attive di ossa giovani, venendo coinvolto nelle fasi preliminari della calcificazione. Recenti ricerche provano che la Forsterite possiede migliori proprietà meccaniche rispetto a ceramici a base di Fosfato di Calcio.
Nell’industria e nell’artigianato dei materiali preziosi, la Forsterite assume denominazione diversa a seconda della Sua colorazione. Forsterite-Fayalite, due facce della stessa medaglia facente parte il gruppo dei minerali dell’Olivina o Peridoto. Il termine Peridoto si riferisce all’olivina verde, nella qualità di gemma, prodotto tra le altre cose, estremamente ricercato. La Fosterite è l’estremità dominante del Magnesio, mentre la Fayalite è l’estremità dominante del Ferro. Come gemme idiocromatiche, i Peridoti prendono le loro caratteristiche nella colorazione verde dal ferro, un elemento essenziale della loro struttura chimica. Nel Peridoto, il ferro ferroso crea il verde, mentre il ferro ferrico crea il giallo. Pertanto, gli olivini più vicini nella composizione all’estremità della Forsterite tendono ad essere più verdi. Al contrario, quelli più vicini alla Fayalite dominata dal ferro, tendono ad essere più gialli e più bruni. Uno dei più grandi giacimenti di olivina del mondo è situato in Messico nello Stato di Chihuahua.
La Forsterite raggiunge il punto di fusione oltre i 1.900°C. di temperatura.

L’impianto per l’inertizzazione dell’Asbesto con il forno ad atmosfera controllata, un progetto innovativo di C.I.R.T.A.A. srl

C.I.R.T.A.A. srl ha sviluppato una tecnologia 4.0 per la distruzione definitiva delle fibre di amianto ottenendo Forsterite, una materia prima destinata al riciclo.