È noto che la dimensione delle fibre di amianto rappresenta una caratteristica critica in ambito d’esposizione al rischio per qualsiasi essere umano. I problemi di salute causati dall’Amianto sono tornati ad essere un problema sociale, poiché è emerso che i danni possono interessare non solo i lavoratori degli stabilimenti, ma anche gli abitanti vicini e distanti da industrie e strutture sia pubbliche che private realizzate con materiali edili, di rivestimento contenente amianto oppure con coperture in eternit. Finora, dal punto di vista della prevenzione all’esposizione, il tipo friabile di amianto è il principale obiettivo da controllare. Infatti, a causa della natura dei prodotti a base di amianto, con il passare del tempo, si può verificare il rilascio di quantità maggiori o minori di fibre. 

La Conferenza generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha autorizzato una Dichiarazione sull’Amianto, chiedendo di promuovere attivamente un divieto globale per tutti i tipi di amianto e rifiuti contenenti amianto (MCA) in tutti gli Stati membri.

La Risoluzione 2012/2065 (INI) del Parlamento Europeo del 14 marzo 2013, sottolinea che il rischio di malattie e tumori legati all’esposizione dell’Amianto può avvenire sia per Inalazione che per Ingerimento. 

• L’Inalazione può avere origine da eventi naturali che provocano la corrosione della materia cementizia, metallica o plastica, facente parte il prodotto contenente l’Amianto, provocandone la dispersione di fibre ma anche da azioni meccaniche esercitate dall’uomo sui vari tipi di materiali. 
• L’Ingerimento può essere provocato dalla lisciviazione nelle falde acquifere delle discariche e dei siti inquinati di amianto oppure, attraverso le centinaia di migliaia di km di condutture nel sistema idrico o per l’utilizzo di serbatoi e cisterne, tutti materiali realizzati in cemento-amianto.